Il velluto nasce in oriente nel XIII secolo per svilupparsi poi in Italia nel XIV secolo trovando la sua eccellenza nelle citta di Venezia Lucca Firenze e Genova. La caratteristica fondamentale del velluto risiede nel suo stesso nome che deriva da “vello” esso presenta infatti nel suo dritto un fitto pelo. I telai da velluto sono caratterizzati dalla presenza di due orditi: uno di fondo che creerà la “base” del tessuto e uno di “pelo”. La creazione del velluto avviene tramite l’ inserimento di alcune barrette al di sotto dell’ ordito di pelo.
Queste barrette possono essere di due tipi: a sezione rotonda che, una volta sfilate dalla tessitrice, creerà il velluto non tagliato o riccio, o a sezione quadrata con una scanalatura al centro; in questo caso la barretta non viene sfilata ma la tessitrice inserisce una lama nella scanalature e taglia i fili dell’ ordito di pelo per creare il velluto tagliato. Il velluto “soprarizzo” o “soprariccio” è la risultanza dell’ unione di queste due tecniche e dà la possibilità di creare effetti di chiaro- scuro nel tessuto.